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Il modello 730 arriverà precompilato entro il 15 aprile per venti milioni di italiani

Soggetti obbligati e questioni pratiche

 

(Pubblicato sul n. 04 del 24.01.2015)

Parte il conto alla rovescia per il debutto della dichiarazione dei redditi precompilata che entro il 15 aprile raggiungerà circa venti milioni di italiani, tra pensionati e lavoratori dipendenti e assimilato.

Non per tutti, però, varrà il principio, atteso che in casi particolari in cui il contribuente, oltre al reddito da lavoro dipendente, ha anche redditi di impresa e derivanti dall’esercizio di arti o professioni, è obbligato a presentare le dichiarazioni con il Modello Unico, e non il modello 730, ed in tal caso nulla risulta mutato rispetto agli anni precedenti, e l’onere di presentazione della dichiarazione rimane sempre in capo al contribuente.

Sono invece del tutto esonerati dalla dichiarazione dei redditi coloro che possiedono esclusivamente i redditi derivanti da: Abitazione principale; Lavoro dipendente o pensione; Lavoro dipendente o pensione con abitazione principale; Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; Alcuni redditi esenti (ad esempio, pensioni di guerra, alcune borse di studio, ecc…).

Oppure possiedono esclusivamente redditi soggetti a:

- imposta sostitutiva; ritenuta alla fonte a titolo di imposta.

In tutti i casi sopra indicati, l’esenzione scatta soltanto alle seguenti condizioni:

  • Redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto oppure corrisposti da più sostituti, purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio; Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale.

L’esenzione può scattare anche per motivi di minimo reddituale, ossia per tutti coloro che possiedono esclusivamente determinati redditi, entro specifiche soglie, e sempre solo a particolari condizioni. Il reddito da lavoro, pensione, terreni o mantenimento, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, deve essere inferiore a:

- 8.000 euro per chi ha meno di 75 anni;

- 7.750 euro per chi ha più di 75 anni a condizione che il periodo di pensione non sia inferiore a 365 giorni;

- 7.500 euro per i pensionati a condizione che il periodo di pensione non sia inferiore a 365 giorni;

- 4.800 euro per attività non esercitate abitualmente o da lavoratori autonomi (Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro.);

- 500 euro per i redditi di terreni e fabbricati a condizione che il periodo di lavoro non sia inferiore a 365 giorni;

- 7.500 (pensione) + 185,92 (terreni) a condizione che il periodo di lavoro/pensione non sia inferiore a 365 giorni;

- 7.500 euro per l’assegno periodico corrisposto dal coniuge + altre tipologie di reddito (è escluso l’assegno per il mantenimento dei figli)

- 28.158,28 euro di compensi per attività sportive.

Per i soggetti obbligati alla presentazione del modello 730, l’invio del 730 precompilato, sarà un debutto sperimentale, in quanto per il primo anno mancheranno molti dei dati per fotografare integralmente la posizione dei contribuenti interessati.

In sette casi su dieci, infatti, secondo una indagine de “Il Sole 24 ore” sarà da integrare.

Infatti, stando alle stime dell'Agenzia delle Entrate depositate negli atti delle commissioni parlamentari, occorreranno almeno due anni per arrivare a 730 precompilati completi di tutti i dati.

Nel 2015, infatti, almeno il 72% dei circa 20 milioni di modelli che saranno inviati dall'agenzia delle Entrate al «domicilio» di dipendenti e pensionati andranno integrati con altri dati. Ma non è detto che il restante 28% sia immune da correzioni perché oltre alla quantità dei dati disponibili c'è poi da verificare se le informazioni su redditi percepiti e detrazioni e deduzioni confluite ai cervelloni del Fisco saranno effettivamente rispondenti alla realtà del contribuente. La “colpa” di questa percentuale così elevata per il 2015 è quasi tutta attribuibile alla mancanza dei dati sulle spese sanitarie e farmaceutiche che i contribuenti interessati dalla sperimentazione sfrutteranno per la detrazione del 19 per cento.

A ciò si aggiungano le detrazioni spettanti per mutui, polizze assicurative, ristrutturazioni di immobili, e quant’altro previsto dalla legge come deducibile.

Il calendario di avvicinamento alla prima dichiarazione precompilata è fitto: entro il 2 marzo (la scadenza del 28 febbraio, infatti, cade di sabato quest'anno) i sostituti d'imposta dovranno consegnare ai percettori la nuova certificazione unica (che sostituisce il vecchio Cud). Entro il 9 marzo, poi, dovranno trasmettere telematicamente all'agenzia delle entrate le certificazioni.

Una volta ricevute le certificazioni sui redditi, l'Agenzia predisporrà le dichiarazioni precompilate, che saranno disponibili dal 15 aprile sul sito delle Entrate. A quel punto il contribuente potrà scegliere di trasmettere la dichiarazione precompilata oppure di modificarla e poi inviarla. Per farlo, potrà rivolgersi al Caf o a un professionista, oppure potrà scegliere il metodo fai-da-te.

Avv. Iconio Massara - Specialista in Diritto Tributario

 

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